.. aggiorniamo i colleghi e volontari giornalisti di www.acraccademia.it
Con il 2018 prende il via la (pesante)
spending review dell’Odg
Lombardia.
Le quote d’iscrizione per i giornalisti resteranno invariate
e la
formazione professionale rimarrà gratuita
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Care colleghe, cari colleghi,
con questa seconda newsletter della rinnovata
consiliatura dell’Ordine iniziamo a condividere con voi le tappe della nostra
amministrazione impegnata sul fronte del riassetto contabile, del rilancio
dell’ente – anche sotto il profilo della visibilità e della reputazione pubblica
– e della trasparenza delle decisioni votate dal Consiglio. L’Ordine è, per
definizione e per legge, un ente al servizio dei colleghi e gli iscritti hanno
pertanto il diritto di sapere cosa succede nella casa dei giornalisti, cioè
nella nostra comunità. Siamo veramente convinti che solo la conoscenza e la
consapevolezza dell’attività quotidiana del nostro lavoro può portare a
percepire il nostro/vostro Ordine non solo ed esclusivamente come un esattore
della quota annuale, ma come un punto di riferimento utile, oseremmo dire
necessario, all’attività professionale.
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Dal giorno del
nostro insediamento, il 16 ottobre 2017, abbiamo tenuto sei riunioni di
Consiglio. Oltre alla consueta attività (non esclusivamente burocratica)
relativa alla registrazione dei nuovi iscritti (42 nuovi pubblicisti, 27 nuovi
praticanti di cui 11 d’ufficio e 4 per ricongiungimento, 37 nuovi professionisti
e 21 nuovi iscritti all’Elenco speciale) o alla cancellazione degli iscritti
(357 dall’Elenco Pubblicisti di cui 144 morosi, 100 dall’Albo Professionisti, 16
praticanti, 87 dall’Elenco speciale) gran parte del lavoro è stato assorbito da
un metodico intervento per razionalizzare i capitoli di spesa e da altre voci
che, qui sotto, esponiamo più in dettaglio.
Spending
review per ridare prospettive al nostro futuro
Il primo impegno che ci siamo presi, da subito, è
ridare solidità economica al nostro ente, in sofferenza per cause contingenti –
in primo luogo un lungo ed estenuante contenzioso giudiziario con l’Ordine
nazionale – e strutturali (il peso di contratti di fornitura per beni e servizi
non più in linea con il mercato).
- La soluzione (positiva) del
lungo contenzioso giudiziario
con l’Ordine nazionale
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Dalla Consiliatura
precedente abbiamo ereditato uno spinosissimo contenzioso giudiziario con
l’Ordine nazionale che pesa sui bilanci del nostro Ordine regionale e che
soprattutto li minaccia in prospettiva.
I motivi del
braccio di ferro riguardano la cancellazione degli iscritti morosi dagli elenchi
e il condono delle quote ai colleghi disoccupati in grave difficoltà economica,
effettuati dall’Ordine lombardo, negli anni scorsi. E, strettamente legati a
questi temi, la mancata ricezione da parte dell’Ordine lombardo dei fondi per la
formazione professionale continua – unico Ordine regionale a non aver
beneficiato di queste rimesse in denaro per i corsi di aggiornamento avviate sin
dal 2014.
Mercoledì 27
dicembre il Consiglio regionale in seduta straordinaria ha dato mandato al
Presidente di sottoscrivere la conciliazione definitiva (e remissione
contestuale dei due processi) con l’0dg nazionale, ipotesi di accordo già
raggiunta in sede politica dai Presidenti neo-nominati Alessandro Galimberti
(Ogl) e Carlo Verna (Cnog) il 20 dicembre scorso a Roma.
Il 28 dicembre, in
esecuzione della delibera “natalizia”, le parti hanno firmato nella sede
dell’Ordine nazionale la storica riappacificazione e il nuovo inizio dei
rapporti tra i due enti. Pacificazione che, oltre alla ritrovata serenità
operativa, consentirà a noi di ricevere da Roma i finanziamenti per le attività
di ricerca e di formazione che riterremo adeguate e coerenti con i nostri
obiettivi.
Nella
foto sopra: la stretta di mano tra Alessandro Galimberti (presidente dell'Ordine
dei giornalisti della Lombardia) e Carlo Verna (presidente del Consiglio
nazionale dell'Ordine dei giornalisti), a sinistra Guido D'Ubaldo (segretario
del Cnog).
2)
La revisione dei contratti di fornitura
Per rimettere il
bilancio in carreggiata abbiamo iniziato contestualmente una puntuale
ricognizione di tutti i contratti di fornitura di beni e servizi in essere. In
cima alla lista, redatta in base a criteri di urgenza e di importo, c’è
l’oneroso contratto di affitto della sede che abbiamo già iniziato a ridiscutere
con la proprietà, chiedendo una sostanziosa riduzione giustificata sia dalla
vetustà dell’accordo (datato 2004), sia dalle modifiche normative
progressivamente entrate in vigore nell’ultimo quadriennio e non ancora
recepite.
Con il 2018
debutterà anche il nuovo contratto di telefonia (fissa, mobile e traffico dati)
con una riduzione di spesa intorno al 70% su base annua. Ma sotto la lente del
Tesoriere, Franco Ordine, e dei nostri consulenti legali e tributari sono già
oggi tutti gli altri accordi, dalle pulizie (rivisto pochi giorni fa con
ulteriore ribasso del 10% circa, a distanza di due anni dall’ultima riduzione)
alle forniture per ufficio, fino all’IT (information technology).
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Fabio
Cavalera presidente dell’Associazione Walter Tobagi
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Il nuovo Consiglio di presidenza dell’Associazione
Walter Tobagi per la formazione al giornalismo – di cui i consiglieri
dell’Ordine della Lombardia fanno parte di diritto – ha eletto nuovo presidente
Fabio Cavalera, già corrispondente da Pechino e da Londra per il Corriere della
Sera. Vogliamo dare nuovo slancio e prestigio al nostro Master in giornalismo
non solo per la storia che rappresenta, visto che ha ereditato il blasone della
prima Scuola di giornalismo nata in Italia (la delibera del Consiglio, sotto la
presidenza di Carlo De Martino, è del 1974, il primo biennio è iniziato nel
1977) ma anche in virtù della Convenzione che ci lega, dal 2009, all’Università
Statale di Milano. Con il Master in giornalismo abbiamo grandi progetti. Intanto
stiamo prendendo contatti per ottenere alcune Borse di studio per i nostri
ragazzi (così come prevede la stessa Convenzione), visto che in precedenza
questo aspetto non era stato valorizzato. Ci poniamo poi l’obiettivo esplicito
di legare più saldamente lo studio e la pratica dei nostri studenti al mondo del
lavoro, in particolare al mercato del giornalismo digitale.
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La
Commissione pari opportunità e l’Osservatorio di genere a Gegia Celotti
L’Ordine lombardo dei giornalisti ha istituito, per la
prima volta, una Commissione per le pari opportunità con l’obiettivo di creare
un Osservatorio di genere, di dare valore e riconoscimento alle competenze e
alle “buone pratiche” del giornalismo femminile. La delega per la Commissione
pari opportunità è affidata alla consigliera Gegia Celotti che, insieme ai
sociologi Enrico Finzi e Carmen Leccardi, sta già lavorando a un progetto di
monitoraggio e documentazione su come l’informazione tratta i temi di genere,
nell’ambito del linguaggio, delle immagini e della figura della donna, in
particolare sui periodici e sulla stampa femminile. La mail della Cpo
dell’Ordine lombardo sulla quale far pervenire segnalazioni è pariopportuinità@odg.mi.it.
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Formazione,
un fiore all’occhiello della Lombardia
Il livello di qualità dei corsi erogati dall’Odg
lombardo nel quadriennio 2014-17 è stato mediamente elevato, con un reputazione
riconosciuta in tutt’Italia. Siamo perfettamente consci però del fatto che, in
questi anni di start-up della formazione, qualche clamorosa scivolata si è
verificata, spesso resa inevitabile dalle regole che possono imporre scelte
estranee (decise dal Consiglio nazionale) o alcune “sòle” già autorizzate in
altre Regioni e imposte dal regolamento anche a Milano. Tuttavia il nostro
obiettivo per il prossimo triennio è di sbarrare la strada a corsi che nulla
hanno a che vedere con l’esercizio della professione, o che comunque nulla
possono aggiungere alla professionalità dei nostri iscritti.
Milano (e in alcuni casi anche la provincia lombarda)
offre incredibili occasioni culturali e di aggiornamento professionale di alto
livello, che basta solo saper raccogliere. Noi ci proviamo. L’Ordine della
Lombardia ha ormai acquisito e messo a punto negli anni una capillare rete di
contatti, collaborazioni e convenzioni con enti privati e istituzioni pubbliche
che metterà a disposizione degli iscritti per la formazione professionale.
Sempre gratuitamente, s’intende.
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Quota
annua d’iscrizione invariata (100 euro) e morosi cancellati
Siamo pienamente consapevoli che dieci anni di feroce
crisi economica e di forte difficoltà del mercato del lavoro editoriale hanno
reso la vita difficilissima per molti dei nostri iscritti. Per questo motivo il
nuovo Consiglio della Lombardia ha ritenuto opportuno mantenere ferma a 100 euro
la quota annuale d’iscrizione all’Ordine (50 euro dei 100 vanno, in realtà,
direttamente nelle casse dell’Ordine nazionale). Gli effetti della recente legge
che ha introdotto l’obbligo di formazione permanente ci impongono però di
azzerare le morosità degli iscritti fino ai due anni precedenti, ahinoi senza
tolleranza alcuna. La necessitata pulizia dell’Albo ha portato così alla
cancellazione di 1.001 morosi relativi al decennio che va dal 2007 al
19.12.2017.
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A
gennaio il nuovo Consiglio di disciplina territoriale
Nelle scorse settimane abbiamo consegnato al presidente
del Tribunale di Milano, Roberto Bichi, la lista dei 18 nominativi di colleghi
che proponiamo, per il prossimo triennio, al Consiglio di disciplina
territoriale. Nei prossimi giorni il Tribunale ci trasmetterà il decreto di
nomina (come prevede la legge 148/2011 e il Dpr 137/2012) dei 9 che faranno
parte del CdT effettivo che, quindi, s’insedierà nel corso del mese di gennaio
2018.
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Bene, ringraziandoti per la pazienza di averci seguito
sin qui, cogliamo l’occasione per augurare a te e ai tuoi cari Buone Feste, con
l’auspicio di iniziare il 2018 con un sorriso.
Alessandro
Galimberti
Presidente Ordine giornalisti Lombardia
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